
Feb 24, 2010

una “pausa pranzo” di una giornata di tarda primavera del 1952, nell’ agro di Turi contrada Lama rossa proprietà del col. Stefanachi.
Come d’accordo la sera precedente, Giovanni Maiuro, detto Rondinella, che lavora a “sporgare” gli olivi, si presenta agli amici per una foto ricordo, scattata da Santoro; i “pompatori” improvvisano un sketch musicale: canta Giovanni, classe 1923, davanti ad un fanale di una vecchia bici.
Chi saranno gli altri attori? Se lo sapete, scrivete i loro nomi per la mia posta.
Il solfato di rame, “la peta terchine”, veniva fatto sciogliere in un cestino immerso in un pilone di cemento pieno di acqua; questa soluzione era allora l’unica antitodo alla peronospera; riversata nelle pompe a spalla veniva spruzzata, senza eccessivo pericolo per l’uomo, sulla vigna.
Oggi, potenti pompe , atomizzatori, trainati da trattori, sostituiscono cento braccia umane per irrorare anticrittogamici costosi già pronti all’uso. La peronospera insieme all’oidio, funghi entrambi, flagello della vite.

Feb 17, 2010
La belva
Particolare reticenza
avea
alla rettitudine
avido, sordido,
rapace e fiero
feroce come
un guerriero
privo di pudore
banditesco al pari
di un folle aristocratico
con il ghigno
di un Dio vincente
che sa
quel che vuole
ed ,intanto, …
l’esaltazione
fremeva in lui,
premeva, pulsava
indomita.

Feb 12, 2010
Giovedì 11 Febbraio 2010 presso il Teatro Liceo L. Da Vinci – BISCEGLIE
si è tenuto un incontro su Il Dialogo Interreligioso
Scoperte archeologiche e intellettuali di Pina Catino in Puglia e nel Mediterraneo.
Nella Grotta di Sant’Oronzo a Turi, utilizzata nell’antichità per il Culto delle Acque si trova, ai piedi dell’altare settecentesco dedicato al santo Oronzo, Il mito del Sole, rappresentato attraverso i simboli nella Storia delle Religioni: un corpus di 238 formelle in maiolica, quadrate (lato cm 18) databili inizio 1700. E’ l’unico pavimento in Puglia conservatosi intatto.( http://www.ilportaledelsud.org/mito_del_sole.htm )
La sala piena, una bella serata, accoglie ospiti intervenuti provenienti da diverse città. Presenti le Autorità dei Comuni di Andria Bisceglie e Turi, rappresentata dall’Assessore D’Autilia, da Mino ( pres. Ass. IL POLIEDRO), da S. Maggiolini in rappresentanza del Centro Studi A. Moro e da altri amici. Per Sammichele di Bari è intervenuto il presidente del Centro Studi Storici , ing Giacomo Spinelli, la prof.ssa Maria Madaro e altri soci. Da Bari, il noto scrittore prof. Leonardo Martinelli. Spiccate personalità erano presenti, provenienti da Gravina,Terlizzi, Ruvo di Puglia, Molfetta, Trani, Andria, Barletta. Un incontro culturale di valenza etica, perchè promuove la salvaguardia e la tutela del nostro ambiente e beni culturali, valori universali della civiltà.

Feb 9, 2010
Il Parlamento italiano, con legge del marzo 2004, ha riconosciuto il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Migliaia di italiani furono trucidati barbaramente nelle foibe molti costretti all’esilio dalle terre natie, presero la dura via dell’esodo e finirono in uno dei 109 campi profughi allestiti in Italia, unica opportunità di salvezza dalla repressione dei partigiani comunisti del Maresciallo Tito e dalla loro sistematica pulizia etnica. Finalmente la tragedia è uscita dall’oblio del silenzio per entrare nel presente e nella consapevolezza di ogni italiano.
E’ necessario, tuttavia, conservare una memoria completa per colmare una lacuna storica,
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Feb 7, 2010

Rovistando tra vecchie foto, ne trovo una in tono col momento carnascialesco: una b&n del 1969, con amici del Circolo Culturale: Nietta, Dino, Lina, Maria, lo scrivente, Kellina, una cugina di Angelo, Angelo e Rosa. Eravamo in uno dei festini di Sammichele di Bari organizzati annualmente in locali domestici o presi in fitto.
Il divertimento è assicurato, soprattutto se si vive secondo tradizione, che a Sammichele (u Casale) è particolare: i gruppi mascherati devono essere accompagnati da un conduttore , noto al portinaio del festino che lo autorizza ad entrare; i componenti vengono fatti entrare uno alla volta e invitati a sedere in un’ala della sala. Il Caposala, maestro assoluto della festa, ad un certo punto ferma la musica ed invita i presenti a sedersi, maschi da una parte e donne dall’altra; con rime baciate prega il conduttore a sceglier un ballo e poi, dopo aver avvisato il motorista (il dj della sala), con “maschere e conduttore possono invitare” invita il gruppo a scegliere il partner del ballo.
Le maschere devono invitare solo i maschi, mentre il conduttore
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