Un mondo ormai sbiadito dall’industria robotizzata viene fatto risorgere all’attenzione dei cultori da Aldo Cassandro, un appassionato di un passato artigiano che lo ha visto ragazzo curioso e partecipe.
Un percorso rievocativo, un tuffo all’indietro per chi ha conosciuto quel periodo in cui l’arte appresa dal padre era una ricchezza da custodire e tramandare con religiosa gelosia; un feedback per i più giovani immersi in un’epoca di provvisorie conquiste, che viaggiano alla velocità della luce, per apprezzare i riti e le cadenze di un mondo contadino che pare già dimenticato ma che è ancora allocato nel DNA di molti di noi.
Saranno in esposizione foto d’epoca, attrezzi, oggetti ritrovati, re-plicati o restaurati , gelosamente raccolti dall’appassionato cultore.
La Mostra, in piazza Di Vagno 31 a Santeramo, sarà inaugurata il 31 Maggio e rimarrà aperta fino al 3 Giugno.
Aldo Cassandro , figlio di un noto carradore santermano e nipote di un meccanico trebbiatore, ha vissuto la fanciullezza, come molti ragazzi del dopoguerra, con l’idea di non essere un ragazzo di bottega e di affrancarsi dal lavoro quotidiano; si diploma geometra e poi frequenta l’Università; una borsa di studio lo porterà al Nord, nel mondo della petrolchimica: a Milano a Ferrara e infine a Brindisi. Ma…non dimentica i natali e riapprezza l’attività paterna immortalando alcune momenti del suo lavoro quotidiano. Sempre innamorato della geometria e della meccanica in genere, ritiratosi dal lavoro, torna a vivere nel suo paese natale, impegnandosi fortemente a valorizzare quel mondo familiare ormai desueto ma ricco di emozioni e conoscenze.
