Arte e mestieri

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Scuola Avviamento Turi 1952 piazza Gonnelli

 

Foto ricordo della Scuola di Avviamento in piazza Gonnelli a Turi, attiva fino al 1962;  sfornò tanti operai per le  future ditte metalmeccaniche che si aprivano sul territorio locale e nazionale e per le botteghe artigiane e preparò brave “collaboratrici domestiche” ; era spesso considerata, a torto, Scuola di serie B, per coloro i quali non potevano affrontare un percorso scolastico “più impegnativo”; fu invece l’avviamento al lavoro per molti che impararono arte e mestieri. Le aule erano ubicate a piano terra; il piano superiore era per la Scuola Elementare.

Tra gli insegnanti la prof.ssa De Carolis, Bruno, il sac. don Vitantonio Pugliese, il Direttore Giovanni Elba, la prof.ssa Maria Bello Cistulli (1922), il prof. Candido Nicolò.

Avviamento Scuola 2-001

 

Tra gli alunni Eugenio Pedone , Tonio Pascalicchio, Francesco Spinelli, Peppino Tateo,

Nannino Miccolis, Pasquale Di Brindisi, Spada Vito Luca (1937), Simeone Maggiolini (1931), Miccolis , Spada Giuseppe ( 1938 ex VU), Coppi Vito (1939), Savino Matteo (1938), D’Ambruoso Paolo (1938), Palmisano Pasquale (1937), Tonino Mazzone, Pietro De Pascale, V. Lorenzo Lonuzzo (1938), Nicola Di Pinto (1940), Domenico Di Bello, Antonio Palmisano; Francesco Fiore, Uccio De Marinis, Francesco Topputi

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avviamento femminile-001Tra le alunne Mariella Patruno, Natalina Ventrella (emigrata in Canada), Clementina Miccolis, Darienzo, Maria Palmisano, Anna Spada,

Anita Dell’Aera, Maria Scarimbolo, ? Viola, ? Turi, Crescenza Di Bello, Tina Zita e ? Marotta.

La foto risale al 1952 come si deduce dai Manifesti  del cinema Zaccheo sul muro della Scuola che pubblicizzavano il film  “La Muta di Portici”, un film genere melodrammatico popolare in costume, diretto da un regista che poi cambiò mestiere senza lasciare tracce. L’attrice protagonista  era  D. Duranti, star del cinema fascista. Il film era ambientato nella Napoli del 1647 sotto il duro giogo spagnolo; un pescatore di Portici Tommaso Aniello detto Masaniello si fa interprete dell’ira del popolo, tartassato dalle tasse.

Sono graditi commenti e correzioni.

Francesco Turturro: Io l’ho frequentata dal 59 al 61 e voglio precisare che era con indirizzo agrario, quindi nulla a che fare con la metalmeccanica, non era solo per chi voleva frequentare una scuola meno impegnativa ma anche per ragioni economiche; un padre, monoreddito, di otto figli come faceva ad affrontare anche solo la preparazione per l’esame di ammissione che era obbligatoria per le medie? Per il resto la scuola era ottima e se uno non andava per scaldare il famoso banco (tanto prima o poi si era promossi lo stesso) imparava veramente. nel mio triennio i professori erano bravissimi. Per citarne qualcuno che mi ricordo: prf.sa Maria Fiore italiano – prof.sa Cistulli matematica (per me era il massimo) – prof.re De Luca – Don Vito Ingellis religione – Don Vito Antonio Pugliese calligrafia – Carmela Vittore, disegno, che ha poi sposato il prof Cassotta .  Avrei tanti altri ricordi se ci sono altri interventi. Il preside era  Angiuli di Adelfia il primo anno  poi De Rossi Vittorio di Bari detto pizzetto.

 

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