

Se cammini per il borgo antico di Turi e sei in piazza Gonnelli, vedrai una stradina lunga e stretta di fronte al palazzo Gonnelli intitolata via arco Gil; questa collega la piazza, sede dell’antico Sedile di Turi, con l’estramurale di Settentrione di via Giuseppe Massari.
Molto probabilmente sta a indicare che a Turi è vissuta una famiglia Gil .
I Gil erano venuti con gli spagnoli ed erano presenti anche nei paesi limitrofi di Rutigliano e Conversano; quì Giovanni Battista Accolti, di origine toscana, sposò nel 1693 Gil Grazia, ultima discendente dell’aristocratica famiglia Gil, dando origine al ramo degli Accolti-Gil.

Nella zona monumentale del Cimitero di Turi, presso il gentilizio
dei Franchini-Gasparro, sorge una stele funebre dedicata ad Anna
Isabella Accolti Gil (8 maggio 1896 – 9 aprile 1897); un pietoso
gesto d’amore per un fiore reciso sul nascere, il primo della
progenie.
Su
di un lato l’araldica incisa di famiglia:
inquartato: nel 1^, a due fasce, alla bordura d’azzurro caricata di 8 stelle; nel 2^ , al capriolo rovesciato e sormontato da una stella, al capo cucito di azzurro, caricato da tre gigli divisi dai quattro pendenti di un lambello;. nel 3^, a due serpenti intrecciati in palo, le teste affrontate e sormontate ciascuna da una corona all’antica, alla fascia dello stesso caricata di tre stelle; nel 4°, castello fondato sopra un ponte arcuato sorretto da un piliere, e sostenuto da due animali alati affrontati e cimato da un’aquila uscente.
La piccola era figlia di Arturo Accolti Gil, possidente, domiciliato in Turi che quando aveva 26 anni aveva dichiarato all’ufficiale dello stato civile che I’ 8 maggio 1896 nella casa di via Regina Margherita 21, da Pugliese Angela (nata il 1875 a Putignano da Giuseppe Domenico, possidente, e da Elisabetta Galluzzi ndr), sua moglie, civile, secolare convivente, è nata una bambina a cui dà i nomi di Anna, Isabella, Maria, Michele; testimoni furono Franchini Alfredo di anni 50 gentiluomo e Fanelli Pasquale di anni 48 veterinario.
Dopo quasi un anno, mentre la signora Angela era incinta di un bambino, la piccola Anna Isabella muore.
I coniugi Accolti Gil, durante la permanenza a Turi avranno altri figli, nati tutti nel borgo nuovo:
- Elisabetta Maria Cosma (14/10/1892 , Conversano 1993 )
- Antonio Stanislao (n. 7/5/1897 ), testimoni furono Michele Giammaria e Marco Masi;
- Anna Isabella Maria Giovanna (n. 22/6/1898 , Torino 1983), testimoni Turchiarulo Giovanni e l’ing. Resta Domenico; sposerà Dal Verme Vincenzo in Conversano;
- Giuseppe Maria Alfredo (n.30/12/1899) , testimone Michele Giammaria
- Alfredo Biagio Umberto (n. 8/12/1900) , testimoni Rodrigo Aceto e Stefano Aceto.
Accolti-Gil Arturo (1870-1940) di Antonio e di Anna Isabella Rotolo nasce a Conversano in una villa ottocentesca situata nell’attuale via Verdi, che sarà salvata da una demolizione per intervento della Sovrintendenza per la presenza in essa di opere pittoriche di Alfio Tommaselli, genero dell’arch. Sante Simone.
Sua sorella Maria Giovanna sposerà nell’agosto del 1899 un turese, Luigi Colapinto figlio di Lonardo e Anna Suglia.
Arturo sposo, nel 1895, si era trasferito a Turi per insegnare presso le Scuole Elementari, ex Convento Clarisse; avrà come colleghi Giuseppe Totire, Luigi Colapinto , Giuseppe Fuselli e Marco Masi, che, l’anno dopo, gli farà da testimone alla nascita della prima e sfortunata figlia.
Quell’anno, nella Commissione Scolastica del Comune di Turi, che vigilava sugli insegnanti, erano stati eletti Aceto Giuseppe, Torchiarulo Giovanni e D’Addabbo Francesco. In Italia, nel 1859, la legge Casati istituisce la scuola elementare obbligatoria ed articolata in due bienni. Dopo la scuola obbligatoria, gli alunni potevano proseguire gli studi nei ginnasi, che però erano a pagamento, o nelle scuole tecniche. Distinzione che inevitabilmente era legata alle risorse finanziarie delle famiglie. Con la legge Coppino del 1877, invece, le scuole elementari vengono aumentate a 5 anni, con obbligo di frequenza per i primi 3 anni. L’onere dell’istruzione veniva assegnato ai Comuni.

Arturo Accolti Gil al centro coi baffi davanti alle Scuole Elementari; periodo primo decennio Era fascista
Arturo Accolti-Gil, tornato a Conversano, dopo l’esperienza turese, proseguirà la sua attività di insegnante; negli anni 1920-30, diventa “imprenditore immobiliare”, vendendo e/o permutando i terreni di sua proprietà ai conversanesi emigrati in USA alla fine dell’800; fa realizzare case di pregio lungo l’attuale via Mazzini, che collega la sua villa dimora con la “piazza nuova”, destinata a mercato e intitolata successivamente a Cesare Battisti.
Un suo fratello, Michele, scultore, scolpirà, tra l’altro, il bassorilievo di F. Jaia a lato dell’ingresso della Chiesa del Carmine e l’effigie bronzea del dott. De Donato sulla sua casa in via maggior Orlandi a Turi.
