TURI

imgpulsantemappaTURI prov. di Bari

stemma-turiStemma: un toro nero passante davanti ad una quercia. Lo stemma è accompagnato dalla iscrizione: ex tauro civium fertilitas ( dal toro la fertilità dei cittadini).

La storia

Nel territorio di Turi la presenza dell’uomo è documentata a partire dal neolitico. Insediamenti preistorici sono stati rinvenuti in località Frassineto, Monteferraro, in via Laquacquera, in via Fiume e in via per Castellana. I numerosi reperti archeologici sono depositati o esposti presso i musei di Bari e Taranto e Provincia. Il Borgo antico è di età medioevale, durante il quale la popolazione turese fu dapprima sotto la giurisdizione del Vescovo di Conversano, poi sotto il dominio dei Normanni. A questo periodo risale la costruzione del primo nucleo storico sorto intorno al Palazzo Marchesale.

Nel Settecento si costituì come Universitas, grazie anche a un ceto intellettuale che, nel secolo successivo, fu protagonista dei moti risorgimentali.

Il paesaggio agrario di Turi è caratterizzato, come il resto della Murgia, da una serie di architetture in pietra a secco che,dai muretti alle neviere, agli iazzi, alle fogge fino ai monumentali muri di recinzione, sono tutte costruzioni per lo più facenti parte dei servizi di masserie. Le masserie, in genere aziende agro-pastorali, differenziano l’architettura in base alla destinazione d’uso. Prevalgono i tipici elementi difensivi, quali garitte, feritoie e, primo fra tutti, la corte chiusa da un alto muro di cinta su cui insiste la casa padronale, gli ambienti di servizio e la chiesetta. Masseria Caracciolo,  Difesa, Serrone, Orlandi, Caione, Santissimo sono le più note e ancora conservate; la bellissima masseria Musacco, donata dalla famiglia Gonnelli alla “Madonna di Pompei”, ora, dopo il crollo di alcune coperture, è in abbandono e degrado.

per alcuni personaggi noti clicca quì

Da visitare

Il Centro storico con le sue stradine strette, piccoli slarghi,……….  continua per leggere

Agricoltura

Turi è nota soprattutto come centro agricolo di primaria importanza. La produzione locale vede in primo piano la pregiata ciliegia autoctona chiamata “ferrovia” adatta a raggiungere i mercati europei.

La qualità della ciliegia proveniente da Turi è famosa in tutta Italia e all’estero. Anche nel 2008, durante la manifestazione nazionale tenutasi a Celleno (VT), ha conquistato il premio di migliore ciliegia d´Italia.

Il Comune di Turi è inoltre tra i soci fondatori dell’Associazione Nazionale Città delle Ciliegie. Turi oggi presenta una superficie coltivata a ciliegio di circa 3.700 ettari, con una produzione annua di CIRCA 100.000 quintali (il 13% della produzione nazionale di ciliegie).

Altre coltivazioni presenti sul territorio sono quelle dell’ulivo, del percoco e dell’uva.

Il settore vitivinicolo oggi si sta imponendo con il pregiato vitigno Primitivo, dal quale si produce un vino rosso che si fregia di un marchio D.O.C., per il quale alcune aziende vinicole del territori, come l’Az. Giuliani Raffaele e az. Coppi, ricevono premi di riconoscimento.

Altro vitigno di origine autoctona è l’Aleatico,dal quale si ricava un vino rosso liquoroso D.O.C.: l’azienda vitivinicola Giuliani Raffaele ne ha fatto di questo prodotto un fiore all’occhiello, per la rara bontà, che accompagna dolci secchi e dessert drink.

CuriositàEventi

postato da Araldica Civica

Il nome di Turi è legato, oltre alla ciliegia “Ferrovia”, anche alla presenza di un Carcere e ad illustri personaggi rinchiusi nel periodo fascista. Tra questi spiccano i nomi di Antonio Gramsci, recluso tra il 1929 e il 1933, durante il quale scrisse i “quaderni dal carcere” e Sandro Pertini, Presidente della Repubblica, cui la città di Turi, nel corso di una storica visita presidenziale nel 1980, conferì la cittadinanza onoraria, dedicandogli dopo la sua morte la principale piazza antistante il luogo dove fu rinchiuso.

· 17 gennaio: Festa di Sant’Antonio Abate- benedizione degli animali

· 19 marzo: falò di San Giuseppe

· 24 aprile: fiera di Santa Lucia

· 25 aprile: Passa passa- tradizionale processione intorno alla Chiesa di San Rocco

· Giugno: annuale sagra della ciliegia

· Luglio: manifestazioni estive

· 26 agosto: festa patronale di Sant’Oronzo– arrivo del tradizionale Carro Trionfale

· 8 settembre: festa del Borgo Antico

Piatti tipici

· Trònere: braciole di carne ripiene cotte a fuoco lento con cipolla e pelati in tegami di creta nel forno a legna.

· Dolci di mandorla, tra cui la Faldacchea, detta boccone di dama, un tipico dolce turese fatto con pasta di mandorle cotte; tradizionalmente ricoperto da giuleppe o da una glassa bianca, viene servito anche con cioccolato bianco.   altro …….

Gemellaggi

Dal 2004 Turi è gemellata con Roeser-Lussemburgo.

Abitanti: 12.130 circa (gennaio 2010)

Altitudine: 254 mt. s.m.l.

Coordinate geografiche      40.91667°N 17.01667°E

Cap: 70010
Prefisso Telefonico 080
Codice Istat 072047
Codice Catastale L472

contrade: Pfaffendall, Borgo Messina, Borgo Antico, Borgo Vecchio, Borgo Nuovo

Il  Santo Patrono Sant’Oronzo si festeggia il 26 agosto insieme ad Ostuni e Lecce.

alcune foto di Turi sono presenti su album fotografico.

Il Comune di Turi fa parte di:

  • Regione Agraria n. 6 – Murge di Castellana
  • area metropolitana di Bari 2015

BROCHURE della PRO LOCO

Detti turesi